Può capitare che i condomini esprimano delle lamentele. Premesso che l'installazione delle reti non è vietata legge, una volta verificato che cosa afferma il regolamento del palazzo, che prevale su ogni disposizione di legge, ma che molto difficilmente menziona espressamente le reti anti-caduta, è importante assicurarsi che le strutture non alterino le linee architettoniche dell'edificio (solo relativamente alla realizzazione di telai per terrazze molto grosse) e inoltre che non vi sia contrasto con eventuali regolamenti di polizia urbana (frequente il caso di prescrizione negli stabili d'epoca o in quelli inseriti nel contesto di un centro storico).
Consigliamo di osservare cos'hanno fatto gli altri condomini sui loro balconi per valutare il livello di tolleranza del condominio (tende non regolamentari, motori dell'aria condizionata, graticci per piante, mobili da giardino, finte edere, antenne paraboliche ecc).
Nel caso si desideri è possibile comunicare all'amministratore la volontà di installare reti anti-caduta allegando alla mail alcune foto esplicative.

Non esiste nessun articolo di codice civile che tratti l'argomento; esistono alcune sentenze di cassazione che si riferiscono a situazioni simili, ovvero installazioni su balconi e terrazze che hanno visto prevalere il condomino che aveva installato.  Sentenze: Cassazione 15 maggio 1987 n. 4474, in Arch. loc. cond., 1987, 478 Cassazione 28 novembre 1987 n. 4474, Viene precisato che: “devesi ritenere lecito il mutamento estetico che non cagioni un pregiudizio economicamente valutabile o che, pur arrecandolo, si accompagni a un’utilità la quale compensi l’alterazione architettonica che non sia di grave e appariscente entità”. "gli elementi da prendere in considerazione per stabilire se un intervento condotto sull'edificio abbia o meno provocato alterazione del decoro architettonico sono tre: l'esistenza di un'effettiva turbativa, una diminuzione di valore dell'intero edificio e delle singole unità immobiliari che lo compongono, l'utilità che deriva dalle opere o dagli interventi realizzati. Gli ultimi due sono strettamente correlati; infatti, se al danno economico prodotto dall'alterazione del decoro si contrappone un'utilità tale da compensarlo, non vi è turbamento. A riguardo, la Cassazione ha considerato legittimi gli interventi che, pur ledendo il decoro architettonico del fabbricato, non provocano un danno economicamente valutabile o, pur provocandolo, si accompagnano a un'utilità tale da compensare un'alterazione architettonica che non sia grave e appariscente: un'applicazione di questo principio può essere costituita dall'installazione di inferriate per motivi di sicurezza. " "Visibilità dell'opera” La visibilità di un manufatto realizzato da un condomino sulla sua proprietà esclusiva è essenziale ai fini dell'alterazione o meno del decoro architettonico, tanto che gli altri condomini non possono pretenderne la demolizione qualora esso non sia visibile dall'esterno o lo sia in modo trascurabile."

Il comune di Milano ha varato nel febbraio del 2020 il regolamento per il benessere e la tutela degli animali che non menziona l'installazione di reti anti-caduta ma sottolinea la necessità di prendere tutte le misure adeguate per la sicurezza delgi animali e risulta essere un buon strumento per la tutela di chi le installa.

Non esistono reti invisibili e sicure allo stesso tempo. La soluzione da noi individuata: rete in polietilene preferibilmente nero, è quella con il miglior rapporto sicurezza/leggerezza. Alle volte per reti invisibili si intendono le reti in nylon, simili al filo da pesca. Noi le consideriamo troppo deboli. Inoltre hanno una durata limitata e soprattutto riflettono la luce e si vedono più di una rete in polietilene nero nonostante il diametro del filato sia inferiore.

La rete in polietilene ha una durata di circa dieci anni. La durata è variabile perché dipende molto dall'esposizione della rete agli agenti atmosferici, soprattutto i raggi del sole. Una rete in nylon dura meno della metà di un polietilene.

In presenza di tende da sole la rete viene normalmente fissata all'interno della tenda e fatta scendere leggermente inclinata fino a raggiungere il parapetto. Le eventuali manovelle per muovere la tenda vengono inserite tra le maglie della rete a lavoro ultimato.

Per ottenere un preventivo sono necessari tre elementi
    ⁃    Fotografie del balcone
    ⁃    Lunghezza e profondità del balcone (approssimativamente)
    ⁃    Località in cui si trova la casa, se a Milano anche la zona.

Compila questo questionario con i dati richiesti e ottieni una quotazione.

Affinché restino tese e piacevoli alla vista le reti in metallo necessitano di una struttura portante molto più resistente di quelle che montiamo noi. Inoltre sono molto più visibili dall'esterno e molto più opprimenti dall'interno. Una rete in polietilene (possibilmente nero) serve ugualmente allo scopo ma con un impatto visivo molto inferiore. Consiglio a chi desidera una rete in metallo di rivolgersi ad un fabbro.

Sconsigliato per diversi motivi. Il primo è che il fogliame offre resistenza al vento e l'effetto vela in caso di tempesta potrebbe provocare un danno. Il secondo è che a lungo andare le piante possono deteriorare o deformare le reti. Il terzo motivo è che la potatura delle piante risulterebbe molto complicata. Tagliare i getti che vanno verso l'esterno significherebbe inserire le forbici attraverso le maglie rischiando di rovinare la rete o di far cadere la risulta in strada. Se si desidera tenere dei rampicanti sul balcone consigliamo di farli crescere su appositi graticci tenuti leggermente distanti dalle reti anti-caduta.

La rete non oppone resistenza al vento, non abbiamo segnalazioni di reti danneggiate a causa di forte vento. Importante non farci crescere rampicanti, non applicarvi sopra zanzariere, tende o qualsiasi altro elemento che possa provocare effetto vela.

E' necessario fissarsi alle pareti e al soffitto con tasselli da muro. Noi utilizziamo tasselli da 6mm di diametro ogni ottanta centimetri circa. Entrano in profondità per circa tre centimetri e in nessun caso possono danneggiare eventuali strati impermeabilizzanti. In presenza di cappotto termico vengono utilizzati gli appositi tasselli. Sulle ringhiere metalliche normalmente i telai vengono fissati con viti per metallo e quindi vanno praticati dei piccoli fori lungo il perimetro, uno ogni ottanta centimetri circa. Non utilizziamo pali telescopici a espansione e nemmeno colle o affini.

Consigliamo il colore nero perché lo consideriamo quello che tutto sommato sparisce di più e si altera meno con il passare del tempo. Una alternativa che si può valutare è il colore beige, più adatto per grandi terrazze o per lavori in zone extra-urbane. Le reti in metallo plastificato per rivestire le ringhiere sono quasi sempre color antracite. Sono disponibili anche in verde.

E' possibile realizzare chiusure in plexiglass o policarbonato. Da tenere presente che per un buon livello di sicurezza i pannelli devono essere alti circa due metri dal suolo e che devono essere sostenuti da strutture robuste in grado di resistere al vento. Il plexiglass ha lo svantaggio di ingiallire col tempo e di impedire la circolazione dell'aria, fattore importante soprattutto d'estate. Noi comunque non realizziamo strutture in plexiglass.

Si intende carico di rottura il tiraggio di una maglia da un'estremità all'altra ed è di kg 65. La nostra rete in polietilene ha dunque un carico di rottura molto più alto di quanto necessario a sostenere un gatto. Questo però è un dato di importanza relativa; il fattore più importante è la tenuta dei sostegni. La rete può essere anche molto resistente, ma se viene montata su un telaio debole o fissato male ai supporti, quando sollecitata si sgancerà. Per questo è molto importante rivolgersi a installatori professionisti e di comprovata esperienza.

Nel limite del possibile consigliamo ai nostri clienti di smontare la rete in autonomia e chiamarci solo per il rimontaggio. Questo per limitare il costo ad una sola uscita. In caso di smontaggio e rimontaggio quello che si mantiene è soprattutto il telaio in alluminio mentre si tende a sostituire la rete che ha un costo minimo rispetto al telaio e la manodopera.